La Regione, secondo i dati Assinform, arriverà a toccare circa i 270 milioni di euro a fine 2024 (stime in rialzo rispetto al Rapporto Il Digitale in Italia 2023), crescita dovuta a una sempre maggiore disponibilità di piattaforme software di AI con funzionalità e capacità più performanti
Autore: Redazione InnovationCity
L’intelligenza artificiale (AI) oggi è al centro del dibattito politico-economico. Big data, elevate capacità computazionali e algoritmi più performanti ne permettono un impiego diffuso, capace di incidere nella vita quotidiana di imprese e individui in maniera ancora più profonda rispetto alle innovazioni precedenti. Tuttavia, nonostante le sue potenzialità, l’AI rimane ancora scarsamente utilizzata dalle imprese italiane, in particolare quelle di minori dimensioni: secondo dati Eurostat del 2023, solo il 5% delle imprese con almeno 10 dipendenti ha dichiarato di utilizzare sistemi di Intelligenza artificiale, contro una media dell’8% nell’Unione europea.
In particolare, la percentuale di piccole imprese italiane (10-49 dipendenti) si attesta al 4,4%, contro il 24% delle grandi imprese (oltre 250 dipendenti). Un gap da colmare, perché numerose ricerche certificano un crescente divario nell’incremento della produttività dovuto alla digitalizzazione tra le poche imprese di frontiera e le molte più in ritardo. Per quanto riguarda la Lombardia, le imprese con almeno un livello base di digitalizzazione sono il 68%.
Secondo lo studio del Digital Innovation Hub Lombardia, disponibile sul sito www.dihlombardia.com, il principale ostacolo alla diffusione delle tecnologie basate su AI per efficientare i processi aziendali, è dovuto alla ancora insufficiente disponibilità di dati strutturati e coerenti in formato digitale e al loro utilizzo che è rimasto di carattere personale: un passaggio fondamentale per abilitare l’utilizzo della Intelligenza Artificiale sarà proprio quello di razionalizzare, condividere e rendere interpretabili tutti i dati che vengono generati nei processi produttivi.
Dalle analisi di Anitec-Assinform, l’Associazione che in Confindustria raggruppa le aziende ICT, in Italia il mercato dell’Intelligenza artificiale nel 2022 ha raggiunto un volume di circa 435 milioni di euro (+32,4%) ed è previsto che raggiunga i 1.200 milioni nel 2026, con un tasso di crescita medio annuo del 28,9% (cfr. Rapporto Anitec-Assinform “Il Digitale in Italia 2023” v.2). L’Intelligenza artificiale, insieme ad altri abilitatori del mercato (Digital Enabler) come ad esempio Cybersecurity, Big Data e Cloud, sarà un elemento di traino straordinario per lo sviluppo del mercato digitale italiano. Nonostante le prospettive positive, in Italia il mercato dell’AI resta meno sviluppato rispetto agli altri Paesi più industrializzati: per questo è fondamentale avere una visione strategica che consenta di accelerare e potenziare gli investimenti delle imprese, rafforzare le competenze digitali dalla scuola al mondo del lavoro e acquisire maggiore consapevolezza e conoscenza delle potenzialità dell’AI.
Se poi guardiamo ai dati Eurostat relativi alle motivazioni che limitano l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, le imprese del nostro Paese esprimono meno preoccupazioni della media europea ma il freno maggiore consiste nella carenza di competenze adeguate. È quindi fondamentale approfondire la conoscenza degli strumenti a disposizione e comprendere meglio quale siano le ragioni alla base di uno scarso utilizzo di queste tecnologie.
Analizzando i dati regionali si evidenzia come nel 2022 il mercato dell’Intelligenza Artificiale in Lombardia abbia superato i 120 milioni di euro, con una prospettiva di crescita del 40% medio nel biennio 2022-2024, anno in cui arriverà a toccare circa i 270 milioni di euro (stime in rialzo rispetto al Rapporto Il Digitale in Italia 2023), crescita dovuta a una sempre maggiore disponibilità di piattaforme software di AI con funzionalità e capacità più performanti. Se guardiamo al mercato digitale nel suo complesso nel 2022 la Lombardia supera i 19 miliardi di euro nel 2022, con una crescita del 4% rispetto al 2021 (Fonte: Rapporto Anitec-Assinform “Il Digitale in Italia 2022”).
“Como, Varese e Alto Milanese si distinguono per le loro eccellenze in filiere specializzate, come tessile, chimica e manifattura. L'intelligenza artificiale trasforma questi settori con applicazioni che vanno dalla manutenzione predittiva, alla gestione automatizzata dei magazzini, fino al supporto al design" afferma Marco Gay, Presidente Anitec-Assinform, che poi clonclude sottolineando come... "non possiamo trascurare il ruolo cruciale che l'intelligenza artificiale svolge nella prototipazione e modellazione dei capi. Questo significa processi di progettazione più efficienti, riduzione dei tempi di sviluppo e maggiore precisione nella realizzazione dei prodotti. È sempre più forte il desiderio degli imprenditori di avvicinarsi a questa tecnologia e il successo dell’evento di oggi lo dimostra. Servono, però, politiche che tengano conto delle specificità delle PMI, come Anitec-Assinform ha sottolineato nel il suo "AI manifesto”: accompagniamo le aziende nell'adozione dell'IA, in modo da consentire loro di crescere e acquisire scala, competere e prosperare nell’economia globale".