Presentato un nuovo sistema di sorveglianza basato sui droni della serie Matrice. Una piattaforma robotica automatizzata di ridotte dimensioni utilizzabile per il controllo del territorio e per il soccorso.
Autore: Ernesto Sagramoso
In questo periodo si parla troppo spesso di droni per usi militari, mentre esistono moltissime possibilità di applicazioni in ambito civile. Tra i vendor di questo settore DJI è sicuramente uno dei più importanti specialmente per l’ampia offerta di prodotti professionali che comprendono sia singoli modelli che soluzioni complete per la sorveglianza aerea.
La nuova soluzione DJI Dock è stata progettata per svolgere automaticamente ispezioni e controlli in ambito sia civile sia militare anche in condizioni climatiche avverse. Come ha ricordato Valentino Bertolini, direttore marketing di Nital, l'azienda italiana che distribuisce in esclusiva per l’Italia i prodotti DJI Enterprise "Il DJI Dock è una 'base station' per droni Matrice 30, che permette di programmare e svolgere in maniera automatica diversi profili di missione per ispezioni, controlli e soccorsi anche in luoghi remoti o pericolosi. È una soluzione di tipo professionale, che può fornire soluzioni efficaci per la sicurezza nel settore industriale civile, ma anche in ambito istituzionale e militare".
Il sistema DJI Dock si compone di due elementi principali. Innanzitutto, una piattaforma robotica automatizzata di ridotte dimensioni (800x885x1.065 cm) che occupa una superficie inferiore a 1 mq, pesa meno di 105 kg e può operare di giorno e di notte anche con condizioni meteorologiche avverse e con temperature che spaziano da -35 a +50 gradi centigradi.
Le missioni del drone vengono programmate tramite il software di gestione basato su cloud FlightHub 2 o, in alternativa, tramite l'utilizzo di software di terze parti. Ricordiamo infatti che è disponibile un SDK che consente di sviluppare applicazioni custom.