Gettare le basi per nuove alleanze in un’ottica di apertura ad un nuovo ruolo delle nostre economie, rivolte alla cura e alla vicinanza, oltre che alla produzione e trasformazione del cibo delle nostre terre. Questo è l'obiettivo del convegno del 18 novembre a Bologna. Un momento di scambio di opinioni a pochi mesi dall'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna.
Autore: Redazione InnovationCity
Gettare le basi per nuove alleanze in un’ottica di apertura ad un nuovo ruolo delle nostre economie, rivolte alla cura e alla vicinanza, oltre che alla produzione e trasformazione del cibo delle nostre terre: questo l’obiettivo dell’incontro “Nuove alleanze per nuovi agricoltori agro-ecologici”, promosso dal Bio-distretto dell’Appennino Bolognese e.t.s. che, nella giornata di sabato 18 novembre, alle ore 14:30, presso la Sala Consigliare del comune di Castel del Rio (BO) vedrà tutte le associazioni che a pochi giorni dall’alluvione in Emila Romagna nel maggio 2023 si sono adoperate per interventi concreti, insieme ad agricoltori, allevatori, apicoltori, artigiani e ambientalisti del Bio-distretto dell’Appennino Bolognese. L’Unione Buddhista Italiana sarà presente per l’occasione insieme a Legambiente, Rete Humus e Agricoltura di Confine, i cui nomi appariranno sui cartelli in legno e acciaio piantati nei terreni bonificati grazie al loro contributo.
Le risorse raccolte da queste cinque associazioni, ed in particolare gli interventi realizzati ed in corso di realizzazione da parte del Bio-distretto Appennino Bolognese con i fondi messi a disposizione da Unione Buddista Italiana pari a 50.000 euro su una raccolta complessiva (ancora in corso) pari a 80.000 circa, saranno destinate ad interventi idraulici al terreno, al fine di evitare nuovi smottamenti di intere campagne e\o montagne; al ripristino di strade e sentieri di montagna per rendere accessibili campagne coltivate e pascoli per animali; e la riforestazione e le ripiantumazioni piante arboree sui territori. Ad oggi sono dieci le aziende supportate: due aziende agricole, rispettivamente l’allevamento da latte fieno “La Bordona” e l’azienda di marroni “Il regno del Marrone” sulla valle del fiume Santerno, comuni rispettivamente di Casal Fiumanese e Castel del Rio. E ancora, cinque aziende coinvolte nel comune di Monghidoro, un allevamento bovino da latte fieno e quattro imprese cerealicole. Infine, tre aziende della collina romagnola, delle quali due gestite da donne fra Castrocaro Faenza e Forlì.
Il rimanente importo a disposizione del Biodistretto sarà dedicato ad opere di ripristino del paesaggio, mortificato e deturpato dal franare di intere montagne. Numerosi i volontari e i contributi esterni di architetti paesaggisti, i quali hanno visitato le aree interessate e che presenteranno progetti praticabili in vista anche di momenti di turismo partecipato.
Una giornata interamente dedicata a ricordare il ruolo economico e sociale fondamentale di una agricoltura artigiana, utile a ricostituire e rigenerare il territorio e la comunità di cui fa parte, grazie a una produzione artigiana locale che dia valore alla terra e ai suoi prodotti, ma anche all’ecosistema in cui è inserita, attraverso un metodo agricolo e di allevamento basato sui fondamenti dell’agroecologia.
“La Terra non è degli agricoltori ma della società tutta che vi abita insieme agli altri viventi. E la società nelle sue espressioni più universali deve riappropriarsene. La qualità dell’aria, dell’acqua, del cibo, il paesaggio che ci costituisce rappresentano il più importante bene comune e siamo grati all’Unione Buddista Italiana che il giorno dopo l’alluvione ci ha chiamato per aiutare gli agricoltori più colpiti della montagna in particolare. Per questo nuove alleanze sono necessarie per riportare vita e vitalità nelle campagne” – afferma Lucio Cavazzoni, Presidente del Bio-distretto dell’Appennino Bolognese e.t.s.
"È importante, e al contempo naturale, per noi essere presenti oggi, come è stato importante e naturale essere presenti e rispondere in tempi brevi a sostegno delle comunità dopo le alluvioni. Toccare la terra rivitalizzata del Bio-distretto dell’Appennino bolognese, incontrare lo sguardo di chi è parte di quella Terra e riconoscersi in un percorso comune, riflette l’impegno di Unione Buddhista Italiana di essere al fianco delle comunità e movimenti fondati sulle relazioni ecologiche e le pratiche rigenerative. Oggi si gettano le basi di nuove alleanze per un percorso comune, il percorso dell’economia della cura, della vicinanza, della relazione, della rigenerazione della Terra" – dichiara Silvia Francescon, responsabile Agenda Ecologia dell'Unione Buddhista Italiana.
Accompagnati da Fabio Ciconte, attivista e autore del libro L’Ipocrisia dell’Abbondanza, i partecipanti avranno la possibilità di comprendere appieno il modello agricolo proposto, basato non solo sulla produzione e produttività, ma sulla riproduzione e rigenerazione della fertilità del suolo, del paesaggio e di tutti i suoi componenti.
Per conoscere alcune delle realtà inserite nel Bio-distretto, sabato 18 novembre, alle ore 11:00, è stata organizzata presso l’azienda Il Regno del Marrone (via Sant’Andrea) una colazione con dolci a base di farina di marroni, per poi continuare alle ore 12:30 con un assaggio di formaggi da latte da fieno, col miele di BeeBo dei boschi sopra Zola Predosa, presso l’allevamento La Bordona (via Bordona, 14, Casal Fiumanese). Qui si potranno trovare i prodotti di altre realtà agroecologiche, come il pane del forno di Calzolari di Monghidoro; l’olio nuovo di Ermanno Rocca di San Lazzaro di Savena; il vino di Corte D’Aibo della Val Samoggia; la Mela Romana e le castagne dell’Appennino e le crostate della Trattoria nel Castagneto di Grizzana Morandi.