Già oggi in un’automobile è installato più software che in un jet, ma in futuro i veicoli saranno delle software-defined-car ovvero piattaforme digitali in grado di rivoluzionare l’esperienza di guida aggiungendo, abilitando e personalizzando nuovi servizi all’interno dell’abitacolo.
Secondo l'analista di mercato McKinsey, entro il 2035 la guida autonoma sarà in grado di generare globalmente un volume di affari compreso tra 300 e 400 miliardi di dollari, mentre lo sviluppo e la diffusione sempre più ampia di veicoli autonomi e connessi potrà avere un impatto notevole sulla circolazione con un aumento della sicurezza su strada: la crescente adozione di sistemi ADAS (sistema avanzato di assistenza alla guida) in Europa potrebbe ridurre il numero di incidenti di circa il 15% entro il 2030.
Il futuro vedrà quindi automobili a guida autonoma in grado di muoversi senza interventi esterni, ma il presente guarda già ai veicoli software-defined: mezzi di trasporto che dipendono ancora dalla guida umana, ma che si trasformano da macchine a piattaforme multimediali in grado di moltiplicare e personalizzare i servizi e le funzionalità accessibili in abitacolo, rivoluzionando l’esperienza di guida, principalmente attraverso software e tecnologie quali intelligenza artificiale, telecamere e sensori connessi e reti 5G e 6G.
Dall’intrattenimento al miglioramento dell’esperienza di guida, dal controllo del traffico alla sicurezza: i SDV (Software-Define-Vehicle) stanno già diventando il fulcro di una nuova mobilità. L’automobile somiglia sempre più al nostro smartphone, on-line e basata su software sempre più intelligenti.
Dalle auto connesse col 6G al Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile: i progetti Teoresi nell’automotive
Teoresi partecipa al progetto europeo Envelope, partito a gennaio 2024, che ha come obiettivo sostenere test su larga scala e promuovere lo sviluppo di piattaforme sperimentali per l’espansione dello standard 5G e per nuove proposte tecnologiche per la definizione del 6G applicate al settore della mobilità urbana, con un focus sulla guida cooperativa autonoma e connessa. A fianco di Comune di Torino con Torino City Lab, Fondazione LINKS, TIM, Hewlett Packard Enterprise e Nextworks nella realizzazione di progetti all’avanguardia, Teoresi fornisce due prototipi di auto basati sul modello commerciale XEV YoYo, dotati di computer di bordo capaci di incorporare i dati provenienti da diversi sensori (telecamere HD, LiDAR, ultrasuoni, Radar e GPS) per ricostruire fedelmente l’ambiente e permettere al veicolo di muoversi autonomamente nello spazio.
Teoresi affianca, inoltre, innovazione e digitalizzazione alle tematiche di sustainability. Ha partecipato alla costituzione del MOST, il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, dove riveste il ruolo di system integrator capace di supportare gli altri partner del Centro nella transizione digitale: lo scopo è, indirizzare la ricerca accademica in un confronto virtuoso con attori del mondo industriale e anticipare le esigenze del mercato. MOST prevede un investimento di 394 milioni di euro nel triennio 2023-2025 e ambisce ad accompagnare la transizione green e digitale del comparto trasporti, aiutando le istituzioni a implementare soluzioni tecnologiche, sostenibili e inclusive. Temi come la decarbonizzazione, la decongestione del traffico, la sicurezza dei veicoli e la loro connessione alla rete sono il fulcro di un mercato che si stima raggiungerà un valore complessivo di 220 miliardi di euro nel 2030. In particolare, all’interno di MOST, Teoresi sta lavorando a progetti di R&D negli ambiti della mobilità aerea e dei veicoli stradali per una mobilità interconnessa, cooperativa e sostenibile.
Dell'elettrificazione alla connettività, come nasce una Software Defined Car
Il futuro del mercato automotive è chiaro: motorizzazioni elettriche e intelligenze artificiali in rete verso una guida sempre più autonoma, connessa e sicura. Una rivoluzione che sta avvenendo grazie alla progressiva elettrificazione dell’auto, dall’alimentazione ai singoli comandi e componenti, e alla sua softwarizzazione. Già oggi la presenza di software nelle auto è superiore a quella di qualsiasi altro mezzo di trasporto: basti pensare che in un'automobile ci sono 100 milioni di righe di codice, molte più di quelle presenti in un Boeing (6,5 milioni) o di Jet (1,7 milioni).
Il passo successivo è la trasformazione dei veicoli in software-defined-car, cioè in mezzi che gestiscono operazioni, aggiungono e abilitano servizi principalmente o interamente attraverso software progettati per poter dialogare con qualsiasi applicazione per utilizzarne al massimo le funzionalità disponibili. Dalle più semplici, come ricevere informazioni sul traffico in tempo reale, previsioni meteorologiche, punti di interesse lungo il percorso e indicazioni stradali aggiornate, fino alla possibilità di accedere a servizi di pagamento direttamente dall’abitacolo, condividere dati per ottimizzare le polizze RC auto, visualizzare mappe e informazioni in tempo reale sul lunotto senza dover distogliere lo sguardo dalla carreggiata o ancora la possibilità di essere avvertiti in caso di colpi di sonno, grazie a piccole camere che monitorano i movimenti oculari o a sensori che rilevano variazioni nello stile di guida.
In questa direzione, Teoresi è pioniere nella proposta di soluzioni innovative pronte all’uso (plug and play): il futuro è nell’integrazione dei dati rilevati da sensori che permettono alle auto di “vedere” e “sentire” per rendere la guida più sicura e nei sistemi di guida assistita, tra cui la frenata d’emergenza, il mantenimento dell’auto in carreggiata, fino ai sistemi di guida autonoma. Altro tema su cui Teoresi concentra i propri sforzi di ricerca è l’evoluzione della connessione, per dare vita a sistemi di guida cooperativa, con auto in rete tramite lo standard 5G e il futuro 6G, che potranno scambiare informazioni anche con i meccanismi di segnalazione di incidenti lungo il percorso, i semafori e altre potenzialmente infinite applicazioni. Lo scopo è migliorare gli standard di sicurezza alla guida, abbattendo così il numero di vittime di incidenti stradali.
“Connettività, automazione e personalizzazione sono le parole chiave che definiranno il futuro dei mezzi di trasporto. Grazie alle tecnologie più innovative è possibile sperimentare una nuova idea di mobilità, in cui i veicoli non siano più semplici macchine, ma piattaforme multimediali attraverso cui accedere a una serie di funzionalità, anche non direttamente collegate alla guida e che vanno oltre l’intrattenimento”, dichiara Marco Bazzani, Innovation Manager Teoresi Group. “Se in passato erano soprattutto i ‘cavalli’ e le componenti hardware a determinare l’esperienza di guida, oggi questa è plasmata soprattutto dal software, grazie al quale l’auto può scambiare dati con altri veicoli, con l’ambiente e con le applicazioni disponibili all’interno del “car store”, e rielaborarli per migliorare costantemente i servizi accessibili nell’abitacolo. Teoresi porterà al VTM questa visione della mobilità del futuro, maturata lavorando con tecnologie di frontiera nel settore automotive e trasporti, dall’intelligenza artificiale al 6G, nell’ambito di progetti nazionali e internazionali che negli ultimi mesi hanno visto il Gruppo impegnato in prima linea accanto a partner istituzionali sul territorio italiano ed europeo”.
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