Tra le novità che verranno applicate una diagnostica avanzata, verifiche di degrado nel tempo, riduzione della rumorosità, verifiche più stringenti in termini di emissioni
L’introduzione della normativa Euro 5+ nel 2024 e dell’Euro 7 nel 2026 rappresentano passi decisivi per ridurre l’impatto ambientale del settore dei trasporti, una delle principali fonti di emissioni inquinanti. Come sottolineato da TÜV Italia: “Le normative Euro 5+ ed Euro 7 sono fondamentali per contribuire al raggiungimento degli obiettivi Net Zero di neutralità climatica fissati dall’Unione Europea. Ciò introdurrà un'ulteriore sfida tecnica ed economica per i costruttori, in un periodo già difficile per il settore Automotive, con il rischio che gli utilizzatori finali vengano penalizzati da un ulteriore aumento dei costi. Si tratta, tuttavia, di un’opportunità per l’industria di innovare e migliorare la qualità dei propri veicoli, riducendo l’inquinamento e proteggendo l’ambiente".
Dal 1° gennaio 2024, i nuovi modelli di motocicli devono rispettare i requisiti della normativa Euro 5+ per ottenere l’omologazione. Questo standard diventerà obbligatorio per tutte le moto immatricolate a partire dal 2025, ad eccezione di alcune deroghe riservate ai piccoli produttori.
Rispetto alla normativa Euro 5 introdotta nel 2021, l’Euro 5+ non modifica i limiti delle emissioni inquinanti, ma introduce importanti innovazioni tecniche volte a migliorare il monitoraggio e la sostenibilità dei veicoli di categoria L. Tra queste:
Diagnostica avanzata (OBD fase II): un sistema di diagnostica di bordo più complesso che consente il monitoraggio continuo di componenti chiave come il catalizzatore.
Verifiche di degrado nel tempo: obbligo per i costruttori di garantire prestazioni antinquinamento affidabili nel tempo, introducendo accumuli kilometrici reali rispetto a quelli tabellati usati in precedenza
Riduzione della rumorosità: introduzione di verifiche più rappresentative del reale utilizzo su strada, espandendo gli scenari secondo cui i veicoli andranno testati e dovranno risultare conformi ai limiti sonori
La conformità alla normativa Euro 5+ sarà indicata chiaramente sul libretto di circolazione con la dicitura: “Rispetta il regolamento 134/2014/UE (Euro 5+)”.
Dal 29 novembre 2026 entrerà obbligatoriamente in vigore la normativa Euro 7, che introduce un cambiamento radicale nel controllo delle emissioni. Questa normativa amplia il raggio d’azione e di verifica del precedente Euro 6, includendo regole specifiche per auto, furgoni, autobus e veicoli pesanti ed affrontando l’abbattimento sia delle tradizionali emissioni derivate dai gas di scarico sia quelle dovute alle particelle emesse da pneumatici e freni.
Le novità principali
Limiti di emissione più stringenti: Auto e furgoni manterranno i limiti Euro 6 per le emissioni di scarico, ma verranno introdotte regole più severe per particelle solide. Autobus e veicoli pesanti saranno soggetti a nuovi limiti, tra cui il controllo del protossido di azoto (N₂O).
Controllo delle emissioni non di scarico: Nuove norme per ridurre particelle derivanti dall’usura di freni e pneumatici, un aspetto cruciale anche per i veicoli elettrici.
Durata prolungata della conformità: I veicoli dovranno rispettare i limiti di emissione per un chilometraggio più elevato rispetto al passato. Verifiche specifiche saranno effettuate sull’autonomia e sull’efficienza dei veicoli elettrici.
Date chiave per l’entrata in vigore Euro 7
· 29 novembre 2026: nuove omologazioni per autovetture e furgoni (categorie M1 e N1).
· 29 maggio 2028: nuovi tipi di veicoli pesanti (categorie M2, M3, N2, N3).
· 1 luglio 2030 e 2031: scadenze per i veicoli prodotti in piccola serie.
“Le normative Euro 5+ ed Euro 7 segnano una svolta cruciale per il settore dei trasporti, rappresentando un’opportunità significativa per la sostenibilità ambientale. Tuttavia, queste normative pongono anche sfide economiche e strutturali non indifferenti per le case automobilistiche. Alle aziende si richiede non solo l’adozione di tecnologie innovative, ma anche un approccio proattivo nei processi di certificazione e controllo. TÜV Italia è al fianco delle imprese per supportarle nell’implementazione di soluzioni conformi ed efficaci, aiutandole a navigare questa fase delicata di transizione” sottolinea Luca Taschini, Business Line Manager Homologation & Vehicle Components di TÜV Italia.
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