Nasce una collaborazione per modernizzare la catena di approvvigionamento dei vini pregiati creando una filiera più snella e trasparente
I vini pregiati? Sono un ambito enologico sicuramente di rilievo, ma relativamente poco accessibile di suo - nella precezione del pubblico ma anche nella realtà - e che non sembra stare sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie come sta invece facendo, in vario modo, l'enologia più in generale. Colpa anche di una catena di approvvigionamento particolarmente complessa per un mercato che, tra l'altro, ha subito un rallentamento dei processi ed un aumento dei costi, con il risultato di limitare sempre più l’accessibilità ai vini più pregiati.
Uno scenario che si adatta poco alle abitudini di consumo attuali, che in tutti i settori ormai presuppongono - grazie anche alla digitalizzazione - una ampia varietà di scelta, una maggiore accessibilità, una logistica molto semplificata. Caratteristiche che devono necessariamente coinvolgere anche le realtà che i consumatori alla fine li servono. Come - nel caso dei vini pregiati - la ristorazione.
Partendo da queste considerazioni è nata la partnership tecnologica tra Vindome - piattaforma per l'investimento nel vino che connette produttori di vini pregiati, investitori e consumatori attraverso la tecnologia, con oltre 40 mila utenti nel mondo - e Most - provider di servizi di logistica e stoccaggio a impatto zero per il settore enologico, con hub logistici in Piemonte, Sardegna e Trentino. L'obiettivo della collaborazione è sfruttare la tecnologia e soluzioni logistiche innovative per garantire più margini per i produttori, prezzi più accessibili per i consumatori, tracciabilità del prodotto.
Come spiega Ingrid Brodin, CEO di Vindome, "La nostra collaborazione con MOST rappresenta un passo verso il futuro, in cui l'innovazione genera valore per tutti gli attori della catena di approvvigionamento". In sintesi, la partnership è organizzata in modo tale che Vindome semplifica la catena di approvvigionamento per ridurre le frodi, approvvigionandosi esclusivamente dai produttori e bypassando il mercato secondario, mentre Most garantisce lo stoccaggio e la gestione ottimali di ogni bottiglia, offrendo tranquillità a investitori, ristoratori e appassionati di vino.
Più in dettaglio, la collaborazione prevede innanzitutto la disponibilità di una piattaforma di vendita diretta in cui i produttori di vini pregiati possono caricare direttamente il proprio inventario mentre appassionati di vino, ristoranti e wine bar possono acquistare i vini senza intermediari e riceverli entro pochi giorni. I vini acquistati vengono conservati in strutture di Most e, una volta pronti per il consumo, vengono consegnati direttamente all’utente finale entro pochi giorni, garantendo qualità e autenticità.
La logistica del processo di acquisto risulta semplificata, secondo le aziende partner. Ristoranti e wine bar possono acquistare vini tramite l’app di Vindome e riceverli rapidamente, eliminando i ritardi e gli alti costi tradizionalmente associati al trasporto di vini pregiati. Inoltre, la partnership punta decisamente sullo stoccaggio locale: i vini siano conservati vicino alla loro zona di produzione e, allo stesso modo, i clienti possono stoccare i propri vini acquistati in depositi vicini, preservandone la qualità e facilitandone l’accessibilità.
Gli impatti degli allevamenti intensivi sull’ambiente e le implicazioni connesse alla salute umana sono ormai ampiamente documentati: a livello nazionale il settore zootecnico è responsabile di oltre due terzi delle emissioni nazionali di ammoniaca (seconda fonte di formazione delle polveri fini, PM2,5, che causano decine di migliaia di morti premature ogni anno) e dell’inquinamento causato da eccessivi carichi di azoto e derivati nel terreno e nelle acque.
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