▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...
InnovationCity

H2iseO: nuovi test per i treni a idrogeno di FNM

In via di completamento l’infrastruttura che servirà i treni Coradia di Alstom nella prima tratta a idrogeno italiana: la Brescia-Iseo-Edolo

Transizione Energetica / Sostenibilità

FerrovieNord prosegue nei test operativi del suo primo treno a idrogeno - nonché primo in assoluto per le ferrovie italiane – e sta in particolare collaudando il suo nuovo impianto di manutenzione e di rifornimento di idrogeno di Rovato. Il collaudo è iniziato circa tre settimane fa e precede una successiva fase di corse prova su circuito, prima di tornare sulla tratta Brescia-Iseo-Edolo per ulteriori prove. L’avvio del servizio commerciale vero e proprio è previsto entro il primo semestre del 2026, una volta completate tutte le necessarie corse prova e ottenute le altrettanto necessarie autorizzazioni.

L’utilizzo di treni a idrogeno lungo la linea Brescia-Iseo-Edolo fa parte del progetto H2iseO, che mira a realizzare la prima Hydrogen Valley italiana nel territorio bresciano. Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare in Valcamonica una filiera economica e industriale dell’idrogeno, a partire dal settore della mobilità, come anche quello di contribuire alla decarbonizzazione di una parte significativa del trasporto pubblico locale. Il progetto prevede, tra l’altro, la messa in servizio di 14 nuovi treni ad idrogeno, in sostituzione dell’intera flotta diesel oggi circolante, e la realizzazione di tre impianti di produzione di idrogeno rinnovabile senza emissioni di CO2 a Iseo, Edolo, Brescia.

Il progetto H2iseO trasforma, come si usa dire, un problema in una opportunità. La tratta Brescia-Iseo-Edolo non può concretamente essere elettrificata perché si svolge in un territorio orograficamente complicato, con 28 gallerie e un forte dislivello di circa 500 metri. L’elettrificazione in effetti sarebbe possibile, ma con costi, disagi e impatti ambientali eccessivi. Escluso, per ovvi motivi di decarbonizzazione, l’utilizzo di treni a trazione diesel e non esistendo, al momento in cui è stata effettuata la valutazione di fattibilità, treni elettrici con batterie tali da compiere senza alimentazione l’intera tratta, la scelta dei treni a idrogeno è stata quasi automatica.

La realizzazione dell’impianto di rifornimento, deposito e manutenzione dei treni a Rovato fa ovviamente anch’essa parte del progetto. Si tratta del primo impianto ferroviario pensato, progettato e realizzato specificatamente per i treni a idrogeno. È dotato di cinque binari per la sosta dei treni all’aperto, di un impianto per la manutenzione treni e di uno per il rifornimento dei treni, che eroga idrogeno alla pressione di 350 bar. Tutto è realizzato nel pieno rispetto delle norme relative alla sicurezza associate alla presenza di idrogeno, con quindi una ampia dotazione di dispositivi di sicurezza che include anche sensori per la rilevazione di eventuali fughe di idrogeno e un impianto antincendio.

I treni a idrogeno acquistati per FerrovieNord sono i Coradia Stream H, prodotti da Alstom e caratterizzati da una capacità di 240 posti a sedere e un'autonomia superiore a 600 chilometri. L'energia consumata dal treno è generata nella carrozza intermedia - la cosiddetta "power car" - dove l'idrogeno immagazzinato si combina con l'ossigeno dell'aria esterna in celle a combustibile che producono energia elettrica. Alcune batterie agli ioni di litio ad alte prestazioni accumulano l'energia, che è utilizzata durante l'accelerazione per supportare le celle a combustibile.

Nei Coradia prodotti per FerrovieNord c’è, tra l’altro, molto Made in Italy: i treni sono infatti prodotti in quattro stabilimenti italiani di Alstom. A quello di Savigliano sono assegnati lo sviluppo, la certificazione, la produzione e il collaudo, mentre a Vado Ligure si effettua l'allestimento della "power car" in cui è installata la parte tecnologicamente innovativa legata all'idrogeno. Lo stabilimento di Sesto San Giovanni entra in gioco per i componenti e quello di Bologna per lo sviluppo del sistema di segnalamento.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato
Iscriviti alla nostra Newsletter Gratuita. Iscriviti
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Related news

Ultime Notizie

Al via Gate4Innovation: Confartigianato guida le Pmi nell’innovazione digitale

G4I, Gate for Innovation è un Polo per l’innovazione digitale delle PMI, promosso da Confartigianato Imprese. La sede centrale è a Roma ma sarà coperto l’intero territorio nazionale grazie a oltre 200 operatori specializzati nelle attività di orientamento, informazione e diffusione delle nuove tecnologie digitali a supporto della sostenibilità e della crescita delle imprese

20-02-2025

La Space Economy di Latitudo40

Dalle emergenze ambientali alla pianificazione urbana passando per la Smart Agriculture: sempre più ambiti possono sfruttare l’analisi delle immagini satellitari. E l’italiana Latitudo40 ha sviluppato le tecnologie che oggi servono di più in questo senso.

20-02-2025

Skyway Monte Bianco, la prima funivia con cabine rotanti in Europa a raggiungere la carbon neutrality

L’impianto, che collega Courmayeur a Punta Helbronner sulla cima del Monte Bianco, ha compensato il 100% delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra del 2023, raggiungendo la neutralità carbonica

19-02-2025

Osservatorio Smart AgriFood, il 41% delle aziende agricole italiane usa soluzioni smart

Calano gli investimenti su macchinari e attrezzature agricole, crescono software gestionali, DSS, sistemi di mappatura di coltivazioni e terreni. La superficie italiana coltivata con tecnologie digitali si attesta al 9,5% del totale. Questa, in sintesi, la fotografia della ricerca del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia.

19-02-2025

Notizie più lette

1 Startup in Italia: Raddoppiano in 8 anni e valgono 7,6 mld di euro ma con tante differenze

A fine 2024 sono state 12.123 le startup innovative iscritte nell’apposito Registro delle Imprese (+111% rispetto al 2016). Quasi l’80% delle startup innovative italiane fornisce servizi alle imprese, il 13% opera nel manifatturiero e il 2,79% nel commercio. la Lombardia detiene il maggior numero di startup, il 27,4% del totale, seguita da Campania (12,35%) e Lazio (11,64%). Fanalino di coda la Valle d’Aosta (0,12%), Molise (0,57%) e Basilicata (0,84%).

2 Agroalimentare: da spin-off ENEA nasce tecnologia antibatterica che abbatte i costi

La nuova tecnologia è in grado di preservare le caratteristiche organolettiche di sapore e di colore e di prolungare la durata di conservazione di prodotti come carne, frutta, latte, birra, zuppe e succhi, senza l’uso di conservanti chimici.

3 AI Startup Searchlight 2.0: 16 startup ridefiniscono il futuro con AI e comunicazione digitale

Dall’automazione delle vendite all’ottimizzazione del customer care, ecco come l’AI trasforma le imprese con soluzioni avanzate integrate nei sistemi di comunicazione. Con oltre 500 candidature provenienti da tutto il mondo, le 16 startup selezionate rappresentano eccellenze nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, dei modelli linguistici avanzati (LLM) e delle applicazioni di automazione dei processi.

4 Imprese italiane e investimenti, a che punto siamo?

Secondo l'ultimo Rapporto della Banca Europea per gli Investimenti (BEI), le imprese italiane sono resilienti e fiduciose, con margini di miglioramento su clima e innovazione

Iscriviti alla nostra newsletter

Join our mailing list to get weekly updates delivered to your inbox.

Iscriviti alla newsletter